In ogni epoca gli artisti si sono misurati con i grandi Maestri. Riuscire a dipingere come Caravaggio, Raffaello, Leonardo (tanto per citarne alcuni), è certamente un banco di prova per dimostrare il livello, o tecnica, raggiunti dal pittore aspirante.
Credo, tuttavia, che la copia sia fine a se stessa, non creando nulla di nuovo e non esprimendo ciò che realmente ci sia entro le “viscere” del proprio Io d’artista. Inoltre copiare da fotografie non è la cosa più giusta in quanto i colori risultano più brillanti dell’opera originale. La cosa migliore da fare è andare nei musei e studiare l’opera dal vivo disegnando prima e confrontando successivamente il lavoro una volta completata in studio. Presto parlerò di album di schizzi e disegni preparatori.
“Anche io stesso ho tentato, con assoluta umiltà, di misurarmi con i Grandi del passato e confermo ciò detto sopra: “la copia di un dipinto resta e resterà pur sempre una copia. Meglio un buon disegno, con l’intento di esprimere un sentimento o uno stato d’animo, che una copia eseguita, seppur con grande scrupolo, sapendo di non poter mai raggiungere quello che aveva in mente l’autore dell’opera originale”.
Pablo Picasso soleva dire: “I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano.”
FP
Replica del San Giovannino del Caravaggio nel 1991
All’epoca degli studi, 1991.
Grazie alla direttrice, ebbi il permesso di fare svariate visite al museo per fare appunti e correzioni e confrontare l’andamento dell’esecuzione della copia.
Molti sono stati quelli a non credere sia riuscito in questo intento. Nemmeno io🤣.
Fare copie d’autore ed ottenere risultato richiede un impegno enorme e nessuno è disposto a pagarlo. Ma in quegli anni il mio intento e obiettivo era solo quello di riuscire a capire come il Caravaggio era riuscito a realizzare questo incredibile dipinto. Non credo di ripetere questa esperienza.
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